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Terapia Intensiva Neonatale Buzzi

L’Unità Terapia Intensiva Neonatale del Buzzi gestisce oltre 3.300 nascite all’anno di cui circa un quarto presenta un carattere patologico.
Presso la sala parto, la Terapia Intensiva Neonatale ha allestito un‘isola neonatale con due posti letto attrezzati per la stabilizzazione e il monitoraggio anche contemporaneo di qualsiasi neonato critico con patologia cardiorespiratoria, in modo tale che il trasferimento in reparto avvenga solo a stabilizzazione emodinamica e respiratoria ottenuta.

Il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale e Patologia Neonatale è dotato di 12 posti di terapia intensiva e sub‐intensiva e 11 di patologia neonatale. In tale sezione vengono ricoverati ogni anno circa 350‐ 400 neonati che necessitano di rigoroso monitoraggio clinico e strumentale nonché di cure intensive, in quanto gravemente prematuri e di basso peso (circa 60 di peso inferiore ai 1500 grammi e < 32 settimane di e.g.) o affetti da patologia cardio‐respiratoria ( circa 100 assistiti in ventilazione meccanica invasiva e non invasiva), chirurgica (circa 40 con patologia addominale o toracica), infettivologica o malformativa.

La struttura è concepita per permettere al neonato e ai suoi genitori di costituire, sin dalle prime ore di vita, un forte legame familiare. Presso la Terapia Intensiva Neonatale è presente da oltre 10 anni una psicologa afferente al Dipartimento come supporto ai familiari dei piccoli degenti e del personale di assistenza.

Importante è l’attività congiunta con il servizio di Medicina Materno‐Fetale della Clinica Ostetrica e Ginecologica del presidio nella gestione: dei neonati con storia prenatale di restrizione della crescita (IUGR); della grande prematurità < 31+6 settimane; dei gemelli sia bicoriali che monocoriali gravati da IUGR o trasfusione feto‐fetale; di neonati affetti da patologie malformative che necessitano di particolari assistenza neonatale, inclusa la terapia neonatale in “Exit” (neonato con malformazioni del tronco collo ancora in circolazione placentare).
Una volta dimessi i neonati altamente critici (basso peso, IUGR, gravi prematuri, post‐chirurgici, etc), vengono affidati al servizio di follow‐up multi specialistico che, con valutazioni cliniche periodiche e test psico‐attidutinali, segue i pazienti sino all’ingresso della scuola elementare in sinergia con il territorio (pediatra di famiglia e servizi di riabilitazione neuro psicomotoria).

Principali ambiti di ricerca

L’Unità di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale è da numerosi anni coinvolta in studi clinici sia italiani che internazionali per la promozione dell’allattamento al seno, l’assistenza del neonato critico con patologia cardiorespiratoria in sala parto e in Terapia Intensiva Neonatale e infine per il follow‐up.

Attività didattica

Dal 2007 la Terapia Intensiva Neonatale del Buzzi è adibita per periodi di stage (di circa 1 mese ciascuno) per medici che frequentano il corso di perfezionamento in Terapia Intensiva Neonatale dell’Università degli Studi di Milano e dal 2014 è convenzionata con la Scuola di Specializzazione di Pediatria sempre dell’Università degli Studi di Milano per la frequenza degli specializzandi. Alcuni specializzandi in Pediatria arrivano anche da sedi fuori regione per periodi variabili tra i 3 e i 6 mesi. Da circa due anni, anche gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia, frequentano sia la sezione di Neonatologia che l’unità di Terapia Intensiva Neonatale per il percorso formativo e la preparazione delle tesi di laurea.
 

Attenzione: orari Pronto Soccorso Oftalmico  +