Tipologie di bevitori
Tipologie di bevitori
In base alle conoscenze attuali non è possibile identificare quantità di consumo alcolico "sicure" per la salute.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Alcologia ritengono che ai fini della tutela della salute sia più adeguato parlare di quantità "a basso rischio" e, rispettivamente, “ad alto rischio”, evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con l'incremento della quantità di bevande alcoliche consumate.
Infatti nessun Ente o Istituzione parla più di “dosi massime giornaliere consigliate”; invece esiste ancora la credenza erronea che moderate quantità di vino rosso possano esercitare un effetto benefico sulle arterie e più in generale culla circolazione. Alcune ricerche, spesso pubblicizzate anche dai media, enfatizzano i supposti benefici del resveratrolo, una sostanza contenuta nell’uva, come in numerose altre piante (arachidi, mirtillo nero, more, mirtillo rosso). Il messaggio pubblicizzato è relativo ai benefici dell’assunzione di un bicchiere di vino rosso ai pasti in quanto il resveratrolo contribuirebbe a proteggere le arterie dalla degenerazione dell’invecchiamento. Ma è stato appurato che per ottenere questi effetti positivi si dovrebbero assumere quotidianamente quantità di vino (molti litri al giorno) che vanno ben oltre quelle indicate dal Ministero della Salute (riportate di seguito) come quantità a basso rischio, altrimenti l’effetto del resveratrolo non si produce. Quindi gli effetti tossici sarebbero maggiori rispetto agli effetti benefici.
In merito ai dati dei consumatori a rischio, il Ministero della Salute ci dice che nel 2015 quasi 8,5 milioni di persone (circa 6 milioni di maschi e 2,5 milioni di femmine) di età superiore a 11 anni hanno utilizzato bevande alcoliche in eccesso. Di questi circa 2,7 sono soggetti di età superiore ai 65 anni (più di 2 milioni gli uomini; oltre 650.000 le donne). Nelle fasce di età più giovani resta allarmante il fenomeno del binge drinking, ossia il bere in compagnia 5 o 6 unità alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempo, con lo scopo di ubriacarsi. “Nel 2015 è stato pari al 10,8% tra gli uomini e al 3,1% tra le donne di età superiore a 11 anni”. Sono così più di 3,7 milioni i binge drinkers di età superiore a 11 anni. Le percentuali raggiungono il valore massimo tra i 15 e i 24 anni, per poi diminuire nuovamente. I decessi di persone di età maggiore di 15 anni per patologie totalmente alcol attribuibili sono state, nel 2013, 1180 (924 uomini e 256 donne).
I due gruppi principali di patologie alcol correlate sono le epatopatie alcoliche e le sindromi psicotiche indotte da alcol.
Ricordiamo che le bevande alcoliche non vanno mai assunte a digiuno, né consumate in pochissimo tempo.
Sul sito ufficiale del Ministero della Salute italiano
(http://www.salute.gov.it/portale/salute) compaiono le quantità cosiddette “ a basso rischio”, che si riportano di seguito:
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2 unità alcoliche al giorno per gli uomini da 18 a 65 anni;1 unità alcolica al giorno per le donne dai 18 anni;
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1 unità alcolica al giorno per gli ultra65enni;
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NULLA per tutti si soggetti per i quali l’alcol è controindicato (minori di 18 anni, pazienti con gravi malattie, donne in gravidanza e allattanti)
Una unità alcolica in Italia è una quantità di bevanda contenente circa 12 grammi di alcol puro, quale possiamo trovare, per esempio, in
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330 ml di birra a 5° (una lattina)
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125 ml di vino a 12° (un calice)
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80 ml di aperitivo a 18° (un bicchiere)
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40 ml di superalcolico (un bicchierino)
Soggetti che assumono farmaci devono essere a conoscenza delle interazioni con l’alcol perché l’azione del farmaco può essere potenziata o ridotta di intensità ma la tossicità è sempre aumentata.
Infine, anche alcune categorie di lavoratori hanno l’obbligo di legge di essere sobri durante la loro attività (link alcol e lavoro).
Di solito, si è portati a pensare che il bere in eccesso e la dipendenza alcolica non ci riguardino.
Difficilmente ci sono chiare le differenze tra bevitore adeguato (o bevitore sociale) e bevitore problematico:
Il bevitore bevitore “sociale”
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Beve prevalentemente ai pasti
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Assume una quantità di alcol giornaliera limitata
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Non presenta alterazioni del comportamento
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Non presenta danni fisici
Il bevitore problematico
usa l'alcol principalmente per sfruttare gli effetti farmacologici che la sostanza può inizialmente produrre (effetti antidepressivi, sedativi, ipnoinducenti). Possiamo distinguerne due categorie:
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Abusatore
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Può bere quotidianamente o saltuariamente un quantitativo di alcol superiore alle dosi sopra indicate
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Beve anche fuori pasto
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Può presentare patologie alcol correlate
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Può presentare modificazioni del comportamento
La condizione di abusatore è comunque da considerare a rischio per lo sviluppo successivo di alcoldipendenza
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Alcoldipendente
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non riesce più a controllare la propria assunzione alcolica
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prova un desiderio irrefrenabile di bere (craving), fino alla dipendenza (incapacità di smettere di bere o di ridurre le quantità assunte)
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presenta tolleranza (necessità di aumentare le quantità di alcol per ottenere gli stessi effetti)
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presenta sintomi astinenziali (quando interrompe o diminuisce l’assunzione di alcol)
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può presentare patologie alcol-correlate (link Alcol e salute)
Che bevitore sei?
Ad ogni domanda del questionario rispondi Sì o No.
1) Bevi per vincere la timidezza?
□ Sì
□ No
2) Hai mai provato sensi di colpa dopo aver bevuto?
□ Sì
□ No
3) Il bere ti crea problemi alla vita familiare?
□ Sì
□ No
4) La tua efficienza sul lavoro è diminuita a causa del bere?
□ Sì
□ No
5) Il bere ti provoca disturbi del sonno?
□ Sì
□ No
6) Perdi ore di lavoro a causa del bere?
□ Sì
□ No
7) Il bere diminuisce il tuo interesse per la famiglia?
□ Sì
□ No
8) Bevi da solo?
□ Sì
□ No
9) Hai mai perso completamente la memoria dopo aver bevuto?
□ Sì
□ No
10) Senti il desiderio di bere al mattino dopo aver bevuto il giorno precedente?
□ Sì
□ No
Se al questionario si risponde Sì anche solo a due domande, si è bevitori a rischio!
Parlane con il Tuo Medico di Medicina Generale o rivolgiti al Servizio di Alcologia del Tuo territorio.