Rimborsi e contributi dializzati
A) Dialisi ospedaliera
Trasporto gratuito in ambulanza
Nel caso in cui il trasporto debba essere effettuato in ambulanza o altro mezzo in convenzione, il Centro Dialisi di riferimento certifica la condizione clinica e fa pervenire la scheda trasporto dialisi individuale dell’avente diritto, all’Ufficio Dialisi e Rimborsi. Il trasporto è gratuito per l’assistito e viene garantito da vettore in convenzione.
Il trasporto è riconosciuto a carico di ASST solo nel caso in cui sia finalizzato al trasporto per sottoporsi a seduta dialitica; nel caso in cui sia necessario recarsi in ospedale per visite e/o esami o in caso di dimissioni il trasporto è a carico del paziente.
Rimborso spese per dializzati che utilizzano i servizi pubblici di trasporto, il mezzo proprio o mezzi non in convenzione sul territorio del Comune di residenza/domicilio sanitario
Rimborso chilometrico per l’utilizzo del mezzo proprio o il rimborso per l’uso dei mezzi pubblici, per il percorso dalla propria residenza/domicilio sanitario al Centro Dialisi e viceversa.
Cosa fare
L’interessato o persona delegata (All. 7 scaricabile in FILE ALLEGATI) deve presentare la seguente documentazione:
Richiesta di rimborso spese (All. 1 scaricabile in FILE ALLEGATI)
Dichiarazione rilasciata dal Centro Dialisi attestante il numero di sedute effettuate, distinte per mese
Copia del documento di identità e della tessera sanitaria del richiedente
Le domande di rimborso devono essere presentate preferibilmente entro 90 giorni dal mese di effettuazione delle prestazioni presso l’ Ufficio Dialisi e Rimborsi oppure presso i Punti Unici di Accesso (PUA) dei Distretti.
Rimborso trasporto e trattamento dialitico eseguito fuori dal territorio del Comune di residenza e su navi da Crociera battente bandiera italiana (preventivamente autorizzato)
Spese di trasporto per dializzati fuori dal territorio del Comune di residenza
In caso di soggiorno temporaneo fuori dal territorio di residenza è riconosciuto un rimborso, a seconda del tipo di mezzo utilizzato, per il tragitto/trasporto dal domicilio temporaneo dell’assistito al Centro Dialisi e viceversa.Trattamenti dialitici eseguiti in regime privato fuori dal territorio del Comune di residenza
L’assistito ha diritto al rimborso per il trattamento dialitico fruito fuori dal territorio del Comune di Milano ed extra-regione in strutture sanitarie private o in strutture sanitarie pubbliche/accreditate in regime di libera professione qualora non vi siano posti disponibili presso Centri Dialisi pubblici o privati accreditati e su navi da crociera battente bandiera italiana
Cosa fare
L’interessato o persona delegata ( All. 7 scaricabile in FILE ALLEGATI) deve presentare la seguente documentazione:
Richiesta di autorizzazione preventiva per dialisi in struttura privata fuori ambito Comune di Milano e/o fuori Regione Lombardia (All.2 scaricabile in FILE ALLEGATI)
Documentazione sanitaria del Centro Dialisi dove l’interessato viene seguito normalmente, che attesti il numero e la tipologia delle sedute dialitiche da effettuare fuori sede
Se il Centro Dialisi individuato dall’assistito è distante dal proprio domicilio o è un Centro privato, è necessaria la presentazione di una dichiarazione da parte del Centro Dialisi pubblico o privato accreditato più vicino al proprio domicilio in cui viene attestata la mancanza di posti disponibili per il trattamento dialitico per il periodo richiesto
Richiesta di rimborso spese (All.1 scaricabile in FILE ALLEGATI) da presentarsi entro 90 giorni dal mese di effettuazione delle dialisi
Originale della fattura quietanzata emessa dal Centro Dialisi contenente il numero delle sedute effettuate ed il tipo di dialisi
La documentazione può essere trasmessa:
a mezzo PEC all’indirizzo protocollo.generale@asst-fbf-sacco.it
a mezzo e-mail all’indirizzo dialisierimborsi@asst-fbf-sacco.it
personalmente o da persona delegata all’Ufficio Dialisi e Rimborsi
tramite Raccomandata
B) Dialisi domiciliare
Contributo mensile forfettario per pazienti che effettuano dialisi domiciliare (emodialisi o dialisi peritoneale)
I pazienti nefropatici che si sottopongono a trattamento di emodialisi domiciliare o di dialisi peritoneale domiciliare hanno diritto ad un rimborso forfettaria mensile per il consumo di energia elettrica,acqua e servizio telefonico dovuto all’utilizzo del macchinario.
Le somme saranno accreditate su c/c
Cosa fare
L’interessato o persona delegata (All. 7 scaricabile in FILE ALLEGATI) deve presentare la seguente documentazione:
Richiesta di rimborso spese (All. 1 scaricabile in FILE ALLEGATI)
Certificazione del Centro Dialisi che attesti la tipologia di dialisi eseguita
Copia del documento di identità e della tessera sanitaria del richiedente
Le domande di rimborso devono essere presentate preferibilmente entro 90 giorni dal mese di effettuazione delle dialisi presso gli Uffici Dialisi e Rimborsi, attestanti il numero di sedute dialitiche effettuate nei mesi precedenti. Qualora la presentazione avvenga dopo tale termine, il rimborso verrà riconosciuto nel trimestre successivo.
Rimborsi visite occasionali eseguite presso Medici di Medicina Generale o Pediatri di Famiglia fuori residenza
Rimborso per visite mediche occasionali da un Medico di Medicina Generale o da un Pediatra di Famiglia effettuate durante un temporaneo soggiorno fuori dal Comune di Milano (residenza), pagate direttamente dagli assistiti ai Medico come prestazioni libero – professionali.
Non sono rimborsabili le prestazioni sanitarie eseguite presso Servizi di Guardia Medica – Guardia Medica Turistica – Continuità Assistenziale.
Cosa fare:
L’interessato o persona delegata (All. 7 scaricabile in FILE ALLEGATI) deve presentare la seguente documentazione:
Richiesta di rimborso spese (All. 6 scaricabile in FILE ALLEGATI)
Originale della fattura/ricevuta con timbro firma per quietanza, riportante possibilmente anche il codice regionale del Medico
Rimborsi per soggiorni terapeutici e cure climatiche per invalidi di guerra, di servizio e categorie assimilabili
Cure climatiche
Si intendono quelle per le quali il clima rappresenta un fattore terapeutico atto a prevenire la riacutizzazione o le complicanze dell’infermità, nonché le patologie ad essa connesse, in base alla quale è stata riconosciuta l’invalidità
Soggiorni terapeutici
Si intendono in soggiorni in ambiente clima idonei (marino, lacustre, collinare, montano) che hanno durata 21 giorni, concessi agli invalidi che, in conseguenza delle infermità pensionate, abbiano necessità di terapia climatica a fine di consolidare i risultati ottenuti con recenti ricoveri o con intense e prolungate cure ambulatoriali, oppure di prevenire aggravamenti di dette infermità cronicizzate e suscettibili di complicanze per le condizioni climatiche sfavorevoli delle località di residenza degli invalidi stessi.
Sono concesse per un periodo di 21 giorni a:
invalidi di guerra
invalidi per causa di servizio e categorie assimilabili
Cosa fare:
L’interessato o persona delegata (All. 7 scaricabile in FILE ALLEGATI) deve presentare la seguente documentazione:
Domanda richiesta di contributo (All. 4 scaricabile in FILE ALLEGATI)
Richiesta del medico curante con indicazione della tipologia di cura necessaria
Certificato di invalidità di guerra o per servizio
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di non aver ricevuto altri contributi a carico dello Stato
Documenti di spesa in originale quietanzati
Soggiorno presso Hotel o Pensione: originale della fattura quietanzata intestata all’invalido e all’accompagnatore, se presente, con indicati il n. dei giorni (max 21 giorni) di soggiorno di pensione completa
Soggiorno presso abitazione in affitto: contratto di affitto o ricevuta fiscale del pagamento dell’affitto quietanzato intestato all’invalido per un numero max di 21 giorni
Soggiorno presso propria abitazione: dichiarazione rilasciata dalla locale Stazione dei Carabinieri o dai Vigili Urbani o dal Comune o dal Comando di Polizia attestante la durata del soggiorno (max 21 giorni) e l’effettiva permanenza dell’invalido e dell’accompagnatore, se presente, nella località prescritta.